Regione multiforme, profondamente incisa dal mare che già si differenzia fra coste sabbiose e scogliere, fra terraferma e isole. L’entroterra si allarga in ricche pianure facilmente accessibili dal mare densamente popolate, da sempre luogo di civiltà. Plaghe fertili e coltivate, rinomate per prodotti unici nei sapori e nella tradizione.
Latte di bufala e latte di mucca per formaggi noti ovunque nel mondo come la mozzarella di bufala e il fiordilatte. Sembra accertato che la mozzarella nacque a Capua nel XII secolo per mano dei monaci di San Lorenzo, antica per molti, ma giovane nella millenaria storia della Campania.
Sempre dal latte di bufala deriva la scamorza affumicata e siamo ancora in pianura o nei promontori in vista del mare. Dall’interno giungono pecorini, burrini e burrate, caciocavalli, caciotte e cacioricotte. La gastronomia, come la regione, è di multiforme fantasia: può essere di popolo o di corte, di mare o di montagna, casalinga o raffinata, di notorietà locale o internazionale, basti pensare al successo mondiale della pizza napoletana.
Il formaggio naturalmente è insostituibile compagno della pizza, delle famose focacce rustiche imbottite, dei timballi e del sartù come della famosa “merenda del povero”, il pane cafone ripieno di verdura e scamorza.